Itinerario gravel insolito - RoTS - Da Rovigo a Trieste in bici
Introduzione
Cercavo un itinerario gravel insolito e l’ho trovato! Pure vicino a casa mia! Navigando in internet non ho potuto non notare il report di viaggio che Daniela ha tenuto sulla pagina cicloturismo su Facebook.
Un itinerario nuovo ed insolito...in particolare per una milanese.
Vedendo poi l’allestimento della sua bici non ho potuto non contattarla per saperne di più.
Nasce quindi in questa maniera questa intervista che pubblico con molto piacere.
1 - Ciao Daniela, hai voglia di presentarti e raccontare qualcosa di te? Per esempio che lavoro fai, di dove sei e che dimestichezza hai con i viaggi in bici?
Mi chiamo Daniela e ho comprato la mia attuale bici nel 2018; mi ero infortunata e ho dovuto sospendere la corsa per qualche mese. Si, prima di pedalare correvo e anche tanto, partecipavo a mezze maratone e maratone a livello agonistico. Nel 2018 però non è scattata la scintilla e superato l'infortunio ho ripreso a correre seriamente fino al 2020. Poi ho dovuto smettere definitivamente e da lì ho iniziato a pedalare sempre di più e ad innamorarmi del mondo gravel.
Vivo a Milano, e ho cominciato dapprima a battere i percorsi noti, delle ciclabili poi ho iniziato ad avventurarmi lungo i percorsi gravel veri e propri e lì è scattata la scintilla e la passione. Lo sport è sempre stata una parte importante della mia vita, ma mentre con la corsa era agonismo, con la bici è godere del mio tempo e della natura intorno a me oltre che occasione per fotografare (altro hobby).
2 - Come é nata l'idea di questo viaggio? Perché hai scelto proprio questo percorso e quanto tempo ti ci é voluto per pianificarlo?
Avevo già fatto qualche viaggio breve in bici in compagnia organizzato da altri, e partecipo abitualmente alle randonnée gravel per scoprire nuovi territori e magari trovare compagni di pedali anche se non mi dispiace pedalare da sola.
Desideravo da tempo fare un vero e proprio cicloviaggio di più giorni quando, a sorpresa, una combinazione di eventi fortunati tra lavoro e famiglia mi ha consentito di ritagliarmi 8 giorni solo per me e wii (il nome della mia bici).
In principio ho cominciato a pianificare un itinerario in Francia, avrei voluto fare la "Seine à velo" partendo da Parigi fino a Le Havre con una digressione in alta Normandia, avevo disegnato il percorso e fissato le tappe, ma quando poi ho iniziato a cercare per dormire ho dovuto fare i conti col budget e col fatto che ero già a fine giugno e le disponibilità erano poche.
Fortemente motivata a fare il mio cicloviaggio ho modificato la meta e ho scelto il Veneto e Friuli Venezia Giulia perché sono regioni molto organizzate e dove non è difficile trovare da dormire. Amo pedalare in Veneto seguendo le vie d'acqua e ho partecipato a diverse randonnée in questa regione quindi il territorio in parte lo conosco. Nel giro di qualche giorno avevo ridefinito le tracce, trovato dove dormire e studiato tutta la logistica (treni battelli chiatte) e quindi finalizzato il tutto.
3 - Nelle foto che hai condiviso su Facebook si vedono 2 grosse Dry-Bag laterali rosse. Come mai hai optato per questa soluzione e per esempio non hai scelto delle semplici borse laterali a pannier tipo le Ortlieb?
Per viaggiare in bici in passato avevo usato un tradizionale portapacchi posteriore con una borsa della Topeak montato sopra, ma mi interessava viaggiare in bikepacking per essere più agile. Purtroppo il mio telaio è un xs e non ho fuorisella sufficiente per utilizzare una sadlebag capiente, quindi ho cominciato a cercare soluzioni diverse sul web finché ho trovato un portapacchi particolare dell'Aeroe che consente di montare fino a 3 dry-bag della taglia che si vuole. Ci ho messo più tempo per trovare qs soluzione che per organizzare il viaggio. Quindi preso lo spider rack ho poi acquistato 2 sacche da 10litri ognuna e sono dell'Ortileb sol perché le volevo rosse per fare pendant con i colori di Wii.
Per 8gg 20 litri sono stati fin abbondanti e, anzi, se le avessi trovate rosse da 8litri sarebbe stato meglio (le sto cercando per i prossimi viaggi).
Le dry-bag hanno un costo molto contenuto rispetto alle sadlebag e puoi averne di varie taglie a seconda dei viaggi che fai. Poi, sganciarle e riagganciarle è un attimo; insomma ho sperimentato questo nuovo allestimento borse ed è promosso a pieni voti per praticità e versatilità (e anche per estetica).
5 - Quali sono le sfide principali che hai dovuto affrontare?
Questo è stato il mio primo viaggio da sola e forse questo avrebbe dovuto preoccuparmi, invece ne ero contenta, mi ha fatto piacere avere spazio intorno, seguire unicamente i miei ritmi e non dover negoziare ogni scelta. Una difficoltà è stata il meteo: ci è voluta molta determinazione a pedalare perseguendo gli obiettivi di tappa con temperature fino a 38gradi o driblando le bombe d'acqua....il meteo non è stato mio amico, ma sono riuscita lo stesso a tenere i miei piani pur con qualche flessibilità. Un giorno c'era perfino l'allerta arancione per i temporali mentre pedalavo in Veneto.... Quella mattina sono partita ugualmente, ma avevo studiato tutti i possibili punti di riparo e le stazioni in cui in ultima chance avrei potuto prendere il treno verso la meta del giorno e avevo sempre gli occhi al cielo per provare a prevedere l'andamento delle nuvole, ma sono stata fortunata e quando è arrivato il temporale ero già al coperto in attesa dell'ennesimo battello.
Non ho avuto nemmeno problemi meccanici, avevo fatto revisionare la Wii prima di partire e facevo micro manutenzione quotidiana, poi sulle cose base sono autonoma.
6 - Che cosa hai dimenticato di portare ed invece che cosa ti è stato superfluo?
La cosa che mi è mancata è stata la musica. Non avevo messo in conto che in un viaggio di diversi giorni sempre da sola mi avrebbe potuto fare compagnia. La cosa invece che avrei dovuto limitare è stato l'abbigliamento civile....ho decisamente portato troppe cose che alla fine sono state inutili.
7 - Quanti chilometri hai percorso giornalmente e con che ritmo? Bisogna essere allenati per un viaggio come il tuo?
Nel mio giro erano pianificati 615km in 7 giorni con una media di 88km al giorno, ma ne no fatti sicuramente di più per le digressioni che mi sono concessa e, un giorno, a causa di un passaggio battello in cui il battello non c'era ho dovuto allungare di 30km una tappa per raggiungere il B&B.
C'è da dire che il dislivello di questo giro era praticamente nullo, quindi un giro che possono fare tutti se abituati a pedalare parecchio o da fare in più tappe. Io ho tenuto una pedalata comoda con una media di 20km/h, ma ho fatto tante soste per visitare i luoghi che attraversavo.
10 - Hai condiviso su Facebook una sorta di diario di viaggio che é stato molto partecipato dalla community dei cicloviaggiatori. Quanto ti ha aiutato sapere di essere seguita da tanta gente?
Il primo giorno ero così contenta del viaggio che ho scritto un diario della giornata (e non sono una che scrive diari), per me, come ricordo del mio tempo. Poi è successo che sui social dove avevo annunciato il progetto hanno cominciato a chiedermi riscontro e allora ho pubblicato il diario e le foto (fotografare è un'altro dei miei hobby). La cosa ha avuto inaspettatamente molto successo, ed è diventato un appuntamento fisso del fine giornata che mi ha tenuto compagnia. Ho anche incontrato lungo la strada alcuni che avevano letto di me e son venuti ad accompagnarmi per qualche km. E' stato proprio bello.
11 - Quale consiglio daresti ad un neofita che vuole cimentarsi in un'esperienza come la tua?
Per chi volesse cimentarsi in un cicloviaggio simile a questo suggerisco di pianificare bene il viaggio, le tappe, i pernottamenti e la logistica e di conoscere almeno le basi di meccanica del proprio mezzo perché spesso si pedala in mezzo al nulla e in posti molto poco frequentati. Altra cosa che mi sento di dire è di avere sempre un piano B perché non si sa mai cosa può succedere. Per chi comincia a viaggiare meglio non da soli, o fare un itinerario che segua una linea ferrata rappresenta un ottimo piano alternativo in caso di meteo avverso o problemi meccanici gravi o semplicemente stanchezza.
Traccia Komoot del viaggio di Daniela
Alcuni suggerimenti per l'allestimento
1 commento
Descrizione del viaggio molto bella. Per me che sono molti i viaggi in bici che ormai ho fatto, mi fa un po sorridere i “piccoli” problemi di allestimento che ho dovuto anch’io affrontare. Anche perché ogni anno faccio dei leggeri cambiamenti in base alle esperienze acquisite.